lunedì 23 aprile 2012

Parabola del Seminatore (religione)

Parabola del Seminatore
Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui. Perciò egli, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva.  Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: 
Ascoltate: il seminatore uscì a seminare.  Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. Un’altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo;  ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì.  Un’altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto.  Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno».  Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda». Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole.  Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché:  Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati“».  Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole?



William: Nelle varie letture trovo molto interessante questa parabola,  perché riesce a riassumere bene,  quello che ascoltando può produrre la parola, cioè gli insegnamenti di Gesù.
 Giulio: Non basta piantare soltanto. Non basta avere buona volontà. Non basta dire:”Signore!Signore!”. Bisogna sapere e capire  dove e come si usa lo sforzo che si fa. Altrimenti, si corre il rischio di perdere tutto. E, d’altra parte, non serve a niente un ottimo motore, se la benzina è acqua.
Bonucci F:  Tutto ciò, la natura ce lo insegna e la vita ce lo conferma. Gesù se ne è accorto e se ne è servito nelle sue parabole per chiarire il nostro impegno con Dio.
Lorenzo:Nel lavoro che si fa per il Regno di Dio, il risultato è spesso nullo o molto scarso; a volte, invece, va oltre ogni aspettativa.
Diletta: C’è chi attribuisce tutto a Dio e chi attribuisce tutto agli uomini.
Alessia: Gesù ci viene in aiuto, per chiarire il problema. Ascoltiamo ciò che egli dice.
Chiara: Nella parabola Gesù è di fronte alla folla, nell’atteggiamento del Maestro che insegna stando seduto. La parabola del seminatore si apre  e si chiude con l’imperativo dell’ascolto, perché ascoltare è insieme sentire e obbedire.
Martina:  Il seminatore semina la parola, cioè le cose buone, gli insegnamenti che gli uomini dovrebbero  mettere in pratica.

Giorgio:   Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l’hanno udita, subito viene subito l’idea brutta e porta via la parola seminata , gli insegnamenti.
Kevin:  E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia;  ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati.
Rosignoli N. : Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola;  poi gli impegni mondani, l’inganno delle ricchezze, l’avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che così riesce infruttuosa.
Federico:  Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l’accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno.



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